Puntata precedente: Un post fuori luogo – One … Dov’ero rimasto? Ah sì, la posizione centrale di Birmingham… Dunque vediamo intanto come arrivarci. Se qualcuno di voi è stato già a Londra saprà che i suoi aeroporti destinati ai voli low cost (Stansed, Gatwick e Luton) si trovano a una cinquantina di chilometri dal centro e, una volta sbrigate le formalità e recuperati i bagagli, ci si deve sobbarcare un lungo e costoso trasferimento. Questa condizione è comune a molti altre stazioni aeroportuali, ed è sempre una bella seccatura. L’aeroporto di Birmingham invece è situato a meno di 10 km dal centro città. Usciti dalla zona bagagli ci si dirige verso una piccola e simpatica la monorotaia che collega (gratuitamente) l’aeroporto all’adiacente stazione ferroviaria.
Il viaggiatore, senza dover uscire o perdersi in complicati labirinti e saliscendi, oserei dire senza accorgersene, si trova immediatamente nella stazione di Birmingham International: Da lì può salire sul primo treno che passa, il quale, dopo una decina di minuti, lo scaricherà a Birmingham New Street, in pieno centro. La mappa della stazione di Birmingham international è qui. Mi raccomando, non fatevi contagiare dalla fretta imperante, siete lì per rilassarvi. Anche se vedete che le persone attorno a voi corrono come forsennate per raggiungere il treno in partenza, mantenete la calma. Evitate di slogarvi una spalla tentando di sollevare, per far prima, il vostro trolley classe “Sisifo”. Anche scendere di corsa giù per la scala mobile come fanno loro non è una buona idea, a meno che non vogliate sperimentare l’accoglienza degli ospedali inglesi. Lasciate che il treno se ne vada per i fatti suoi e aspettate il successivo. Dopo qualche ora di volo, un’attesa di 5 o 10 minuti non sarà la fine del mondo. Se non ci credete, questo è l’orario delle partenze da Birmingham International verso il centro città.
Qualora l’idea di sollevarsi da terra di qualche migliaio di metri affidando la propria vita a una specie di rumoroso tubone metallico con le ali, e dal quale non vi è via di fuga, ovvero se avete paura di volare, a Birmingham ci si arriva anche in treno. Prendendo l’EuroNight da Venezia o da Milano per Parigi, poi L’Eurostar per Londra, e da lì per Birmingham, si arriva a destinazione nel pomeriggio, al prezzo di un centinaio di Euro prenotando in anticipo. Per maggiori informazioni sugli orari date un’occhiata qui.
Ovviamente voi siete stati previdenti, e alla stazione degli arrivi dell’aeroporto siete andati subito al Visitor Centre per procurarvi la mappa della città e gli orari degli autobus. No eh? Pazienza. Potete allora rivolgervi all’ufficio turistico del centro, ammesso che lo troviate. C’è, ne sono sicuro, ma la vocazione turistica della città è tale che quando chiederete informazioni sull’ubicazione del Visitor Centre, tutti penseranno che stiate scherzando. Per stavolta vi toccherà andare in albergo in taxi.
Quello sarà probabilmente il primo contatto con la gente di Birmingham e con vostra sorpresa scoprirete che, anche se non sapete l’inglese, non c’è problema, neanche loro lo parlano! In verità, l’idioma locale ricorda vagamente qualcosa di anglosassone, ma molto alla lontana, e molto masticato. Questo è solamente un esempio , quindi, buon divertimento. Cominciamo con i primi suggerimenti pratici: l’albergo. Preferite sempre un albergo che offre la prima colazione inclusa, questo perché per i brummies (gli abitanti di Birmingham) il breakfast è veramente fast, talmente fast che talvolta non lo vedi nemmeno. Magari voi siete inguaribilmente viziati, pensate che, usciti dall’albergo, troverete una schiera di panetterie, pasticcerie, caffetterie, insomma dei localini dove consumare una ricca e corroborante prima colazione. Dimenticate. Riuscirete a trovare qualche bel localino aperto solo nei paraggi della New Street Station, di Broad Street e nella zona del Bullring, mentre i restanti aprono appena alle 10. Altrimenti vi dovrete accontentare di un bicchierozzo di acqua calda sporca che loro chiamano coffee (tipico humor inglese) e una baguette che sa di sapone, oppure un triangolino di pane e mistero che sa di muffa. Mi raccomando, prima di addentare un muffin accertatevi di avere a portata di mano l’insulina! Altro argomento capitale: mangiare e bere, anzi, secondo le abitudini locali, bere e poi (forse, talvolta, non si sa, ma che sarà mai…) mangiare. I pub non mancano e il prodotto servito è eccellente, generalmente spillato in maniera esemplare. Oltre all’immancabile Guinness potete gustare la Harp, la Smithwick’s (quella che da noi viene chiamata Kilkenny perchè nessuno è in grado di imbroccare la corretta pronuncia Smidcks’), la Caffrey’s, la Courage, e altre ancora, tutte rigorosamente alla spina.
Qualche nome? The White Swan al 276 di Bradford Street dove, se avete fortuna, potrete anche ascoltare qualche gruppo di avventori che, con strumenti tradizionali, si diverte in compagnia sorseggiando una buona birra (ma anche due, tre…) e intonando vecchi pezzi di musica folk. Da O’Neill’s in Broad Street, se riuscite a capire come si ordina (è un test per sapere se siete abbastanza anglosassoni), potrete anche mangiare qualcosa di caldo e accettabilmente saporito. Se cercate un ambiente originale (nel senso di autoctono) provate The Old Crown al 188 di High Street, il più antico pub di Birmingham. Qualora foste stufi di carne e patatine fritte vi consiglio di assaggiare la specialità locale, che guardacaso è indiana/pakistana/bengalese: il Balti.
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Una cosa è certa, qualora tu avessi bisogno di un nuovo lavoro di sicuro lo troveresti in qualunque settore…anche come cavia di ricette culinarie innovative (nota per i lettori: i cibi stravaganti sono un discorso aperto tra me e Stelio che non c’entra con questo post)
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Stavo giusto sfogliando un giornale di annunci per vedere se cercano un fancazzista ozioso con scarso impeto lavorativo… 😀
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Grazie Stelio! Avvisami se dovesse uscire una guida scritta da te…dalle descrizioni dettagliate, sembra la più interessante di tutte quelle in vendita che io conosco. 😉
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Grazie, continua a seguirmi nelle prossime puntate 🙂
Hai letto i post che riguardano Praga, Praga – Istruzioni per l’uso e Primavera di Praga ?
Bye
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Stavo già preparando le valigie, ma dopo un post così ci sono già stata, e non vorrei rovinarmi l’impressione 😉
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Calma, calma, che siamo ancora all’inizio 😉
LE valigiE? Non mi dirai che sei anche tu una di quelle che viaggia con la casa appresso? 😀
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Per me che non posso viaggiare questo è un bel modo di conoscere il mondo ,grazie Stelio 🙂
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Allora vedrò di non tralasciare i dettagli 🙂
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